Federorafi Flash n. 408

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FASHION TALENT DAYS: AL VIA L’EDIZIONE 2022

Oltre 50 aziende hanno partecipato il 16 giugno al webinar di presentazione dell’edizione 2022 dei Fashion Talent Days. Dall’8 al 10 novembre 2022 si terrà infatti la seconda edizione dei Fashion Talent Days, l’iniziativa realizzata da Confindustria Moda e Umana con la partnership tecnologica di CVing. Si tratterà di un grande evento virtuale tramite il quale le aziende di tutte le dimensioni e di tutti i comparti produttivi dell’industria della moda e dell’accessorio (oreficeria e gioielleria compresi) potranno presentarsi ai giovani talenti di tutto il Paese e attrarre le migliori professionalità e le migliori competenze di cui necessitano. Partendo dagli ottimi risultati del 2021 – più di 1500 candidature, più di 7500 visualizzazioni, più di 1 milione di impression social – i Fashion Talent Days 2022 puntano a rafforzare ulteriormente la visibilità del settore rispetto alle nuove generazioni e a mettere a disposizione delle aziende un ulteriore strumento per il reclutamento e per la selezione di personale. Il termine per aderire è il 29 luglio ma si consiglia di attivarsi da subito per potersi meglio organizzare per questa interessante opportunità. Maggiori informazioni presso la segreteria (info@federorafi.it).

 

PRATICHE INGANNEVOLI SUI DIAMANTI: POSIZIONE EFJ

Molte le azioni di white lobby portate avanti da FEDERORAFI grazie a EFJ, la Federazione europea di rappresentanza degli interessi del settore. Tra le più importanti, la presa di posizione di EFJ sulle pratiche commerciali ingannevoli sui diamanti sintetici. La Federazione sostiene pienamente l’obiettivo della Commissione di rafforzare la protezione dei consumatori contro pratiche commerciali sleali e ingannevoli e plaude alla proposta di divieto di affermazioni ambientali generiche utilizzate nel marketing nei confronti dei consumatori. In particolare, EFJ spera che tutte le misure proposte contribuiranno a ridurre le pratiche commerciali ingannevoli sui diamanti sintetici. Anche se hanno le stesse caratteristiche fisiche e chimiche, i diamanti naturali e sintetici sono prodotti in modo diverso e non hanno lo stesso valore, sia economico che simbolico. Affermazioni ambientali generiche come ecologiche o sostenibili sono sempre più utilizzate per designare e promuovere diamanti sintetici. In realtà, si stima che i diamanti sintetici abbiano un impatto ambientale negativo mediamente superiore del 69% rispetto ai diamanti naturali principalmente a causa degli elevati livelli di emissioni e di consumo energetico. Inoltre, alcuni affermano che i diamanti sintetici sono più etici. Questa è un’altra pratica pubblicitaria ingannevole e falsa poiché il settore dei diamanti naturali svolge un ruolo economico e sociale chiave nel fornire mezzi di sussistenza a circa 10 milioni di persone principalmente in Africa e in India. Sebbene la Federazione ritenga che la proposta di Direttiva sia un passo nella giusta direzione, essa è tuttavia insufficiente per tutelare adeguatamente ed efficacemente i consumatori. EFJ è convinto che solo l’adozione di una definizione europea di diamante giuridicamente vincolante per differenziare i diamanti naturali da quelli sintetici consentirà di proteggere efficacemente i consumatori.

Maggiori dettagli ed ulteriori informazioni nella newsletter EFJ consultabile QUI.

POSITION PAPER EFJ SULLA PROPOSTA DI DIRETTIVA SULLA DUE DILIGENCE

La Proposta di Direttiva Europea sulla Due Diligence potrebbe avere un impatto importante e oneroso soprattutto per le PMI. FEDERORAFI, con l’associazione europea EFJ, ha quindi elaborato una posizione che si può riassumere nei seguenti punti: – sono necessarie misure di sostegno e finanziarie efficaci per le PMI, se influenzate indirettamente dall’effetto delle azioni delle grandi aziende lungo le loro catene del valore; – è essenziale evitare il trasferimento dell’onere dalle grandi aziende ai fornitori più piccoli nella catena del valore; – le aziende dovrebbero poter fare affidamento su schemi di certificazione già esistenti guidati dal settore (es.: RJC e il rinnovato Sistema di garanzie del World Diamond Council), per supportare l’attuazione dei loro obblighi di due diligence; – è essenziale evitare qualsiasi duplicazione e/o frammentazione dei requisiti legali; – la direttiva dovrebbe concentrarsi nella prima fase sull’indurre e motivare positivamente le imprese ad attuare i propri obblighi di dovuta diligenza, invece di sanzionarli in caso di non conformità.

Maggiori dettagli ed ulteriori informazioni nella newsletter EFJ consultabile QUI.

SUPPORTO PER IL CALO DELL’EXPORT VERSO LE AREE DI GUERRA

SIMEST ha recentemente lanciato un nuovo finanziamento a supporto delle imprese esportatrici colpite dal conflitto in Ucraina. Tra i principali requisiti per le aziende per accedere allo strumento, un fatturato export medio nel triennio 2019-2021 derivante da esportazioni dirette verso Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia pari ad almeno il 20% rispetto al fatturato totale del triennio e che abbiano riscontrato un calo del fatturato dalle tre aree che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% del fatturato medio realizzato verso le tre geografie nel precedente triennio. Maggiori informazioni nella circolare inviata agli associati e disponibile presso la segreteria (info@federorafi.it).

BONUS EXPORT DIGITALE

Agenzia ICE e MAECI, in collaborazione con INVITALIA, hanno da poco lanciato il nuovo programma Bonus Export Digitale per sostenere i processi di digitalizzazione delle micro-imprese manifatturiere. Il programma intende facilitare l’accesso delle micro-imprese alla digitalizzazione dei processi di internazionalizzazione, e si integra con altri servizi ICE quali le piattaforme e-commerce o la tracciabilità su tecnologia blockchain. Il bonus finanzia le spese per l’acquisto di soluzioni digitali per l’export (hardware, software, formazione e servizi) attraverso un voucher per le micro-imprese fino a 4.000 euro (a fronte di spese non inferiori a 5.000 euro, IVA esc.), e fino a 22.500 euro se costituite in forma di reti o consorzi (a fronte di spese ammissibili non inferiori a 25.000 euro, IVA esc.), con la finalità di sviluppare l’attività di internazionalizzazione delle micro-imprese manifatturiere con sede in Italia. Maggiori informazioni nella circolare inviata agli associati e disponibile presso la segreteria (info@federorafi.it).

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